Festa del Grano in onore di Sant'Anna - Jelsi (cb) Molise

Più di duecento anni di tradizione, la Festa del Grano nasce come ringraziamento a S. Anna per i lievi danni subiti in seguito al rovinoso terremoto del 26 luglio 1805. La scelta del grano come offerta ed elemento da plasmare per le decorazioni e´ chiaramente simbolica: e´ il ringraziamento offerto alla "Grande Madre", S. Anna, del frutto della nostra terra. Ogni Jelsese e´ particolarmente fiero della "Sagra del Grano". Fierezza e consapevolezza di essere nello stesso tempo autori, attori e registi di una importante rappresentazione di vita e di cultura. Ogni gruppo, ogni famiglia ed ogni contrada che vuole sfilare con il suo carico di grano si impegna alla sua realizzazione curandone l´addobbo. Il grano diventa uno strumento espressivo e garanzia per lo svolgimento della festa nonche´ l´elemento principale per la realizzazione delle traglie trainate dai buoi e dei carri a trazione meccanica.

Sant'Anna la Patrona di Jelsi
Sant'Anna la Patrona di Jelsi

Jelsi nel cuore del Molise

Jelsi e' un paese di circa 1800 abitanti, in provincia di Campobasso, da cui dista circa 23 Km; ha un territorio comunale di 28,50 Kmq e confina a Nord con Toro e Pietracatella, ad Est con Riccia, a Sud con Cercemaggiore e Riccia e ad Ovest con Gildone e Campodipietra. L'andamento del suolo è caratterizzato dal rilievo tipico collinare con altitudine media di 500 metri s.l.m.. Il territorio comunale e' attraversato dalla fiumara Carapelle, affluente di destra del fiume Tappino. L'asse portante della viabilita' e' la statale 17, Appulo-Sannita. Il centro storico del paese, di stampo medioevale, a pianta quasi ellittica, e' ubicato su uno sperone di calcareo a strapiombo sul Carapelle (RIPO), racchiude le emergenze architettoniche piu' antiche; in largo Chiesa madre si affacciano la chiesa Madre di S. Andrea Apostolo (XI sec.), il Palazzo Ducale dei Carafa (XVI sec.) e la Cappella della SS. Annunziata (XIII sec.). Nel resto del paese si potranno apprezzare: il palazzo Valiante (un esempio di residenza fortificata del 1700), la casa Pinabello, il palazzo Civico, la fontana dei delfini ed a pochi chilometri dal centro abitato il convento dei Frati Francescani. Inoltre la bellezza incontaminata dei querceti, dei pittoreschi laghetti collinari, delle limpide e fresche acque delle numerose sorgenti e delle tipiche abitazioni contadine (masserie), consentono di trascorrere una giornata a contatto con la natura e gustare i tipici e genuini prodotti locali offrendo l'opportunita' di praticare l'agriturismo.

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